sabato 22 marzo 2014

Relazione di Stefania Cogo - Maestra di Giocodanza



Tesina d'esame di Stefania Cogo
Corso di Formazione Professionale Giocodanza® 


Brescia - Anno Sociale 2013-2014


  Mi rattrista scrivere questa relazione perché significa che è già terminato il percorso di formazione. Inizialmente, se devo dire la verità, ero incerta se iscrivermi al corso in quanto questo è un periodo pieno di impegni e di progetti che spero si realizzino entro fine anno, perciò il tempo a disposizione è sempre poco, ed il costo, almeno per me, è comunque abbastanza impegnativo. Poi però ho chiuso gli occhi ed ho pensato che senza sacrifici nella vita non si conclude nulla, e le passioni ed i sogni bisogna cercare di realizzarli decidendo così di iscrivermi.  

  Io sono insegnante di aerobica da parecchi anni, ho conseguito il diploma presso lo CSEN di Padova ed ho iniziato a lavorare come tale non appena in possesso dello stesso; successivamente, essendo appassionata anche di Hip-Hop ho conseguito il diploma di Urban Dance presso lo CSEN di Venezia; mi sono resa conto però che l’insegnamento di tale disciplina non riusciva a darmi quella carica di cui avevo bisogno per essere una buona insegnante; nel mio cuore ho sempre avuto il desiderio di insegnare danza moderna ai più piccoli.
  Sin dall’età di 8 anni ho frequentato una scuola di danza , ho smesso per un paio d’anni all’età dei 18 per poi riprendere  con lo studio.  Se potessi tornare indietro con il tempo l’unica cosa che modificherei,nel mio percorso formativo di danza, sarebbe quello di frequentare, almeno per qualche anno, un corso di danza classica. Purtroppo non l’ho mai fatto e mi rendo conto che alcune basi della danza classica mi mancano.
Un giorno, guardando in internet i corsi proposti dallo CSEN, ho notato che esisteva il corso di Giocodanza, mi sono letta per bene cosa proponeva tale corso ed ho pensato che potesse fare proprio a caso mio.

  E’ stata un’esperienza fantastica e mi ha dato quelle basi e quella grinta di cui avevo bisogno per poter iniziare l’insegnamento di tale disciplina.  

  Mi hai fatto tornare bambina come non mai; inizialmente è stato un’po’ imbarazzante, siamo veramente in tante ad aver frequentato il corso e davanti a così tante persone mai viste prima era difficile comportarsi da bambina senza avere un’po’ di inibizione.
Poi però con il passare delle ore diventava sempre più semplice e divertente, tanto che arrivavo a casa dopo il weekend di formazione e facevo vedere i giochi imparati quel fine settimana al mio fidanzato che inizialmente mi credeva una pazza.
  Pure l’utilizzo degli “oggetti giocattolo” è stata una scoperta non da poco per me; mai avrei creduto che un semplice rotolino di carta igienica od un sacchetto delle immondizie potessero diventare così utili per l’apprendimento di alcuni esercizi.
Si insomma, non voglio annoiarti troppo ma devo essere sincera, è stato tutto bellissimo e molto interessante.

  Penso sia una metodologia innovativa e “geniale” in quanto si insegna danza divertendosi ma soprattutto i bambini apprendono un’arte divertendosi.   

  Credo che se ci si iscrive ad un corso lo si deve fare perché è un piacere frequentare tale corso, e  la stessa cosa deve essere per un insegnante ; insegnare si, è un lavoro, ma deve essere anche qualcosa di gratificante e qualcosa che comunque ti rende felice ed orgoglioso di quello che sai fare ed esprimere.
  Viviamo in un mondo così frenetico, così pieno di regole , non deve per forza essere così anche l’ora passata in palestra, sia per i grandi che per i più piccoli che oggigiorno vivono la vita come se fosse solamente una serie di “ appuntamenti”. 

  Sono pure dell’idea che per essere un bravo insegnante non bisogna necessariamente aver frequentato le migliori scuole d’Italia; certamente, un insegnante che esce dall’accademia di danza ha una formazione ed una conoscenza non paragonabile a chi non l’ha frequentata ma magari non riesce ad emanare la passione per tale disciplina agli allievi, grandi o piccoli che siano, che si trova davanti. 

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