sabato 22 marzo 2014

Relazione di Nicole Chivilò - Maestra di Giocodanza®


Tesina d'esame di Nicole Chiviò
Corso di Formazione Professionale Giocodanza® 



Brescia - Anno Sociale 2013-2014


Ci sono dei momenti in cui a parlare è il cuore ..
Le dita corrono lungo la tastiera per non perdere le parole, vanno velocissime, non si fermano, corrono, saltano, sempre di più..
Senti la necessità di scrivere tutto quello che ti viene suggerito .. ma chi te lo suggerisce ?La mente, il cuore, gli occhi, la musica, i colori .. tutto ci parla. Dovremmo riuscire ad ascoltare, a cogliere il bambino che c’è in noi.
Sono sempre stata inquadrata e puntigliosa, finché la vita non mi ha riservato una scelta difficile: rinunciare al mio sogno di ballerina.
Finalmente però ho capito questa scelta! Grazie a te, Cara Marinella.
Allora ero troppo rigida e sicuramente a quel tempo non avrei mai frequentato il TUO corso. Credevo che la tecnica, fosse la base di tutto e forse, l’unico strumento che bisognava studiare.
Ora, ho capito che mi sbagliavo e che non ero pronta per questo viaggio. Viaggio di fantasia, d’ immaginazione, di creazione; ma soprattutto INTERIORE. 
Percepisco in me una voglia di comunicare ed emozionare come un bimbo che sente la necessità di condividere i suoi segreti e le sue scoperte con la mamma.
Questa per me è la Danza: COMUNICARE ed EMOZIONARE. Questo è quello che vorrei trasmettere ai miei futuri allievi. 
Vorrei vederli esprimersi liberamente, defluire e confluire i loro pensieri e le loro sensazioni con naturalezza non solo a lezione di danza o sul palcoscenico. Mi piacerebbe vederli così nel loro futuro, quando saranno genitori, lavoratori, amici, semplici persone che riescono a cogliere quel dettaglio che altri non riescono a vedere. 
La missione dell’insegnante, credo sia qualcosa di magico ed incredibile; e poter insegnare le basi della danza giocando, divertendo, divertendomi e soprattutto senza noia ha confermato questa mia “teoria”.
Vederli sorridere ripaga ogni sforzo, e la loro gioia e spensieratezza durante la lezione fa capire che si sta percorrendo la strada giusta. 
Ogni strada ci può portare a nuovi viaggi e nuove emozioni. In un attimo ti trasformi in un elefante o in una tigre e attraversi la giungla, in un fiore mosso dal vento; diventi Madame Spooky, un’ape, una principessa. L’immaginazione e la fantasia sanno essere così creative !!
Ma nonostante la fantasia e l’immaginazione spingono il bambino e creare e ad inventare nuovi giochi, nuove situazioni, non si deve assolutamente pensare che tutto ciò sia solo giocare.
Il nome stesso GIOCODANZA® esprime l’unione di entrambe le attività,  DANZARE e GIOCARE, che diventano quindi un tutt’uno. E’ un gran piacere vedere come i bambini riescono ad imparare e capire i concetti e le basi della danza in modo del tutto naturale, senza forzature ma con la consapevolezza di quello che stanno facendo.
E’ sorprendente come osservandoli, si vedano i loro miglioramenti: acquisiscono il concetto di spazio, tempo, ritmo, musica, imitazione, percezione corporea, visiva ed uditiva; aumentano l’attenzione e la concentrazione, affinano i movimenti, senza mai annoiarsi ! 
Frequentare questo corso mi ha fatto capire, inoltre, come sia molto delicato il “MATERIALE” con cui lavoriamo. IL BAMBINO.
Ora molto spesso mi chiedo e mi domando cosa vorrebbero loro da me. Perché hanno deciso di frequentare questo corso? Perché hanno deciso di danzare? Cosa posso chieder loro?
Ho capito che il bambino ha bisogno di esprimersi senza sentirsi giudicato. 
L’insegnante deve quindi capire e rispettare il tempo, la creatività, i momenti negativi del bambino perchè dietro ad ogni suo comportamento c’è sempre una causa ed una motivazione. Insegnare infatti, comporta molte responsabilità. E’ quasi una missione, soprattutto se si lavora con i nostri piccoli amici che sono sempre in continua evoluzione, crescita e maturazione.
Sono stata molto colpita da questo corso perché ho capito che mi aiuterà nel mio futuro, nel mio approccio con i bimbi; ma soprattutto perché ha aiutato il mio IO.
Mi sono sentita libera e con tanta voglia di esprimermi; anche se all’inizio c’era dell’imbarazzo al dover trasformarsi in animali, in principesse nel bosco, piano piano sono riuscita a lasciarmi andare e a catturare quel “ soffio leggero” che ti riempie e ti migliora.
Credo di aver acquisito una sensibilità maggiore verso chi mi circonda, piccolo o adulto che sia.
Ora mi sento libera.

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