Tesina d'esame di
Nicole Chiviò
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Corso di Formazione Professionale Giocodanza®
Brescia - Anno Sociale 2013-2014
Ci
sono dei momenti in cui a parlare è il cuore ..
Le
dita corrono lungo la tastiera per non perdere le parole, vanno velocissime,
non si fermano, corrono, saltano, sempre di più..
Senti
la necessità di scrivere tutto quello che ti viene suggerito .. ma chi te lo
suggerisce ?La
mente, il cuore, gli occhi, la musica, i colori .. tutto ci parla. Dovremmo riuscire
ad ascoltare, a cogliere il bambino che c’è in noi.
Sono
sempre stata inquadrata e puntigliosa, finché la vita non mi ha riservato una
scelta difficile: rinunciare al mio sogno di ballerina.
Finalmente
però ho capito questa scelta! Grazie a te, Cara Marinella.
Allora
ero troppo rigida e sicuramente a quel tempo non avrei mai frequentato il TUO
corso. Credevo che la tecnica, fosse la base di tutto e forse, l’unico
strumento che bisognava studiare.
Ora,
ho capito che mi sbagliavo e che non ero pronta per questo viaggio. Viaggio di
fantasia, d’ immaginazione, di creazione; ma soprattutto INTERIORE.
Percepisco
in me una voglia di comunicare ed emozionare come un bimbo che sente la
necessità di condividere i suoi segreti e le sue scoperte con la mamma.
Questa
per me è la Danza: COMUNICARE ed EMOZIONARE. Questo è quello che vorrei trasmettere
ai miei futuri allievi.
Vorrei
vederli esprimersi liberamente, defluire e confluire i loro pensieri e le loro
sensazioni con naturalezza non solo a lezione di danza o sul palcoscenico. Mi
piacerebbe vederli così nel loro futuro, quando saranno genitori, lavoratori,
amici, semplici persone che riescono a cogliere quel dettaglio che altri non
riescono a vedere.
La
missione dell’insegnante, credo sia qualcosa di magico ed incredibile; e poter
insegnare le basi della danza giocando, divertendo, divertendomi e soprattutto
senza noia ha confermato questa mia “teoria”.
Vederli
sorridere ripaga ogni sforzo, e la loro gioia e spensieratezza durante la
lezione fa capire che si sta percorrendo la strada giusta.
Ogni
strada ci può portare a nuovi viaggi e nuove emozioni. In un attimo ti
trasformi in un elefante o in una tigre e attraversi la giungla, in un fiore
mosso dal vento; diventi Madame Spooky, un’ape, una principessa.
L’immaginazione e la fantasia sanno essere così creative !!
Ma
nonostante la fantasia e l’immaginazione spingono il bambino e creare e ad
inventare nuovi giochi, nuove situazioni, non si deve assolutamente pensare che
tutto ciò sia solo giocare.
Il
nome stesso GIOCODANZA® esprime l’unione di entrambe le attività, DANZARE
e GIOCARE, che diventano quindi un tutt’uno. E’ un gran piacere vedere come i
bambini riescono ad imparare e capire i concetti e le basi della danza in modo
del tutto naturale, senza forzature ma con la consapevolezza di quello che
stanno facendo.
E’
sorprendente come osservandoli, si vedano i loro miglioramenti: acquisiscono il
concetto di spazio, tempo, ritmo, musica, imitazione, percezione corporea,
visiva ed uditiva; aumentano l’attenzione e la concentrazione, affinano i
movimenti, senza mai annoiarsi !
Frequentare
questo corso mi ha fatto capire, inoltre, come sia molto delicato il
“MATERIALE” con cui lavoriamo. IL BAMBINO.
Ora
molto spesso mi chiedo e mi domando cosa vorrebbero loro da me. Perché hanno
deciso di frequentare questo corso? Perché hanno deciso di danzare? Cosa posso
chieder loro?
Ho
capito che il bambino ha bisogno di esprimersi senza sentirsi giudicato.
L’insegnante
deve quindi capire e rispettare il tempo, la creatività, i momenti negativi del
bambino perchè dietro ad ogni suo comportamento c’è sempre una causa ed una
motivazione. Insegnare infatti, comporta molte responsabilità. E’ quasi una
missione, soprattutto se si lavora con i nostri piccoli amici che sono sempre
in continua evoluzione, crescita e maturazione.
Sono
stata molto colpita da questo corso perché ho capito che mi aiuterà nel mio
futuro, nel mio approccio con i bimbi; ma soprattutto perché ha aiutato il mio
IO.
Mi
sono sentita libera e con tanta voglia di esprimermi; anche se all’inizio c’era
dell’imbarazzo al dover trasformarsi in animali, in principesse nel bosco,
piano piano sono riuscita a lasciarmi andare e a catturare quel “ soffio
leggero” che ti riempie e ti migliora.
Credo
di aver acquisito una sensibilità maggiore verso chi mi circonda, piccolo o
adulto che sia.
Ora
mi sento libera.
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